Il Museo

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IL MIO MUSEO

«È sempre un’impresa, straordinaria e imprevedibile, quella che presiede alla nascita di un Museo. Da un lato il ventaglio delle opere che vi vengono raccolte e, se del caso, schierate ad annum, chiude e perimetra un arco di esperienze e di ricerche, che necessitano di un punto di visione sintetico; ma dall’altro l’altissima riconversione dell’immaginario increspato di poesia e di invenzione libera sensi e stimoli che soverchiano lo spirito della mera cristallizzazione. Non sempre, in fondo, è sinonimo di negatività la procedura della museificazione. Tanto più in un periodo postmoderno o supermoderno le sigle poco contano – in cui s’è persa la memoria del tempo e delle sue inevitabili stratificazioni ed opere; e quando ciò che è poesia e creatività deve lasciar luogo ai processi di massificazione e volgarità, di riduzione dei valori e delle qualità inventive della nostra gente. Ma nel caso di questo nuovo Museo, sorto vicino a Castel Sant’Angelo, ai lati del dolce e biondo fiume che attraversa una città, grande e universale, come Roma, il sentimento di positività si accresce se a riscontrarlo è l’autore medesimo delle opere che in esso vi sono state raccolte e adunate. Larghi giri di parole in questo senso non mi servono per dire I’emozione e il senso di riconoscenza che provo verso quanti si sono adoperati a che l’iniziativa andasse in porto, ma il più positivamente possibile: in primo luogo, verso il Presidente del Pio Sodalizio dei Piceni, l’amico Amos Ciabattoni, che ha sempre creduto all’importanza dell’iniziativa e poi verso Lorenzo Zichichi, che ha tessuto la rete dei rapporti e curato gli aspetti organizzativi. lo, per parte mia, mi sento onorato: intendendo che un tale riconoscimento è un punto d’approdo per la mia carriera più che sessantennale, ma segna altresì un momento di riflessione e (mi auguro per alcuni anni a venire) di produttiva laboriosità in ciò che ha costituito il centro della mia vita».

Umberto Mastroianni – Luglio 1995

MASTROIANNI: UN MONUMENTALE ARTISTA DA RISCOPRIRE

La più importante collezione visibile al pubblico del grande scultore ciociaro è quella determinata dalla donazione che l’artista fece al Pio Sodalizio dei Piceni nel 1995 e che diede vita all’omonimo Museo Donazione Umberto Mastroianni, presieduto da lui stesso fino alla morte e gestito tutt’oggi dal “Centro Studi dell’Opera di Umberto Mastroianni”. Due sculture di questa donazione sono state quelle esposte in occasione della grande mostra sul Novecento Italiano tenutasi alle Scuderie del Quirinale nel 2000. Sia in Cina sia negli Stati Uniti, opere di questa donazione hanno rappresentato l’arte italiana in occasione delle manifestazioni per celebrare l’anno dell’Italia in Cina e per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Il Centro Studi di Roma ha deciso di predisporre una nuova e aggiornata bio-bibliografia scelta dell’artista, per orientare il visitatore e il collezionista tra le esposizioni e le tappe della vita di Mastroianni, evitando di farlo affogare nell’innumerevole quantità di iniziative che ne hanno resa confusa la percezione dello straordinario talento. Una visita al Museo Donazione – dove aleggia tra le opere la fantasia del celebre scultore che allestì con furore le sale grazie anche alla collaborazione sviluppatasi col Pio Sodalizio dei Piceni – è ormai un itinerario indispensabile per chi desidera conoscere con certezza la produzione creativa dell’artista. Il Centro Studi ha quindi deciso di iniziare la lunga strada che porterà alla pubblicazione del Catalogo Ragionato dell’Opera di Umberto Mastroianni, essendo stato fondato dallo scultore arpinate (come da lui indicato nell’Atto costitutivo e nello Statuto) con lo scopo di “tutelare la sua personalità artistica e intellettuale” e conseguentemente di essere “investito dell’onere di sottoporre a verifica l’autenticità delle opere di Umberto Mastroianni”.

Lorenzo Zichichi – Presidente del Centro Studi 

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